• venerdì , 29 Marzo 2024

Carta del docente per aggiornamento e formazione: modalità di rendicontazione

 

di Saverio Prota

La norma, di una semplicità disarmante, è stata arricchita e resa oscura dalla nota del 29 agosto 2016. CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA

Sul numero di ottobre 2015 di Scuola e amministrazione avremmo modo di trattare, in anteprima, i criteri e le modalità di assegnazione e utilizzo della Carta di cui al comma 121, della legge 107, del 13 luglio 2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“ (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) in seguito all’emanazione, anche allora in ritardo di circa sette giorni, del DCPM di concerto con il Miur e con il Mef. Tale provvedimento riguarda tutti i docenti di ruolo della scuola, anche con contratto part-time, a cui viene riconosciuto un contributo annuo di 500 euro netti, erogato per il primo anno direttamente in busta paga, in attesa di una “card prepagata” da utilizzare per le finalità formative di cui al comma 121. In tale intervento avevamo fornito indicazioni operative basate sul buon senso e sull’interpretazione della norma secondo le nostre competenze ed esperienze consigliando di rendicontare la spesa (tramite un nostro modello messo a disposizione degli abbonati) oltre che giustificarla in quanto “il legislatore quando parla di “Rendicontazione comprovante l’effettivo utilizzo della somma di cui al comma 3” non si riferisce alla sola esibizione di scontrini/fatture varie, ma ad un documento, ad una relazione particolareggiata, che descriva gli eventi, i costi e l’incidenza sulla propria formazione professionale. Al documento di rendicontazione vanno, poi, allegati i documenti “fiscali” comprovanti la spesa. Volendo scendere per un attimo nel tecnico, per argomentare la propria convinzione, non si può fare a meno di notare l’uso specifico del termine “rendicontazione”, che in generale significa “rendere conto” e viene usato per la rendicontazione delle spese. Una operazione in base alla quale si dettaglia voce per voce come sono stati spesi dei soldi (ad esempio un budget assegnato ad un reparto, un finanziamento pubblico, ecc). La rendicontazione deve essere supportata, poi, da documenti cartacei che dimostrano che quelle spese sono state effettivamente sostenute (fatture, bonifici bancari, ecc).”

PER CONTINUARE A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DEVI ESSERE ABBONATO! Clicca qui per sottoscrivere l’abbonamento

Leave A Comment