• sabato , 20 Aprile 2024

Dal Censis le condizioni dei nostri edifici scolastici (a.s.)

In qualche modo lo si sapeva o lo si immaginava, e tuttavia i recenti dati del Censis sulla situazione dell’edilizia scolastica in Italia mortificano e preoccupano, anche perché confermano le diffuse disattenzioni, negli anni, nei riguardi del mondo della scuola.

Secondo le stime del Censis:

 

–         in 24.000 edifici scolastici statali, su un totale di oltre 41.000, “gli impianti (elettrici, idraulici, termici) non funzionano, sono insufficienti o non sono a norma”;

–         9000 sedi hanno “le strutture con gli intonaci a pezzi” e “in 7200 edifici occorrerebbe rifare tetti e coperture”;

–         inoltre, sono attualmente circa 3600 gli edifici malandati e vetusti “che necessitano di interventi sulle strutture portanti” e 2000 quelli che “espongono i loro 342.000 alunni e studenti al rischio amianto”.

 

I dirigenti scolastici, interpellati dall’istituto di ricerca nell’ambito di un’indagine specifica, hanno dapprima indicato come prioritaria l’esigenza di dare continuità agli impegni di manutenzione ordinaria degli edifici e successivamente denunciato la scarsa “qualità degli interventi realizzati in più di 10.000 edifici scolastici pubblici negli ultimi tre anni”. Quindi, come annota opportunamente il Censis, “sono più di un quarto le strutture in cui sono stati effettuati lavori ritenuti scadenti o inadeguati”.

 

Per quanto concerne la realizzazione dei progetti di edilizia scolastica, l’istituto di ricerca, a conclusione della sua indagine, coglie qualche iniziale segnale di “cambio di passo rispetto alle lunghe e farraginose procedure degli anni passati”, rilevando specifiche iniziative di accorciamento dei tempi di utilizzazione delle risorse disponibili e dunque di attuazione dei programmati lavori straordinari.

Per superare le lentezze procedurali e attuative anche a proposito dei lavori di manutenzione ordinaria, “è stata prospettata recentemente la possibilità di dotare le scuole di un budget specifico”: una prospettiva nei confronti della quale “La maggioranza dei dirigenti scolastici interpellati dal Censis (54%) si dichiara favorevole, anche se il 45% condiziona tale eventualità alla semplificazione delle procedure per l’affidamento dei lavori”.

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