• mercoledì , 24 Aprile 2024

La legalità che conviene

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#21Marzo. Dove si valorizzano cultura e arte, diritto e formazione, c’è una minore esigenza di «farsi cliente». Perché si apprende che chi merita va avanti

Di Vincenzo Sardelli

 

La legalità è un concetto essenziale per la convivenza. È presupposto di solidarietà e rispetto.

I ragazzi ostentano in genere diffidenza nei confronti delle norme, percepite come imposizioni piuttosto che come opportunità. È dunque indispensabile un confronto che mostri le contraddizioni di un approccio confuso alle regole, alle leggi, alle norme, cosa che in maniera tutt’altro che paradossale, conduce a una limitazione della libertà.

L’attenzione alla legalità, la condivisione di valori e principi finalizzati alla tutela della persona e delle regole, è alla base dell’azione della scuola.

Ogni scuola deve dotarsi di un progetto di educazione alla legalità che miri alla condivisione di norme essenziali per il rispetto della legge e del giusto vivere civile. La scuola insegna che la legalità richiede ragioni profonde. Tra queste, una delle più importanti è che essa conviene alla società. Conviene perché riduce i danni che derivano dal crimine. Perché difende gli interessi di tutti contro le prepotenze. Senza regole certe e democratiche non è possibile costruire un futuro migliore.

Rispettare la legge serve per costruire una società sana, dove tutti possano trovare sicurezza e protezione.

Accettare le norme non deve essere solo un dovere, ma una convinzione profonda per ogni cittadino. La condivisione delle regole è la base di ogni società. Ignorare le regole provoca danni fisici, morali, economici. Seguire la legalità porta vantaggio a tutti.

La scuola realizza il proprio progetto educativo attraverso interventi, conferenze, collaborazioni, mostre, iniziative varie, concorsi, spettacoli teatrali, film. Ma un progetto educativo ad ampio raggio deve innanzitutto partire dai vissuti dei ragazzi, coinvolgendoli direttamente nell’individuazione e nella declinazione delle regole. Il Presidente della Repubblica Mattarella sottolinea l’importanza dei dettagli volti alla crescita globale del giovane come persona, contro ogni atteggiamento diffamatorio, razzista o intollerante. Ma è compito di ogni scuola promuovere una cultura della legalità finalizzata al pieno rispetto, all’accoglienza e alla tutela della privacy. Contro qualunque forma di fanatismo, odio o irriverenza. Partendo da episodi a torto ritenuti spesso marginali, come quelli di bullismo.

Una maggior consapevolezza dei propri diritti corrisponde a una maggior partecipazione. Dove si crea una tradizione fondata sulla dignità, sul volontariato, dove si valorizzano cultura e arte, diritto e formazione, c’è una minore esigenza di «farsi cliente». Si punta sulle competenze formative e professionali, oltre che relazionali. Sapendo che qualcuno le riconosce e le valorizza.

 

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