• sabato , 20 Aprile 2024

PER UNA VALUTAZIONE ADULTA DI UNA DIRIGENZA VERA

Dalla novella della ministra Valeria Fedeli alla Direttiva 36/16 sulla valutazione della dirigenza scolastica. Ovvero un pronto soccorso sulle sue criticità. Slitta al 30 giugno il termine per la compilazione on line

di  Francesco G. Nuzzaci

la valutazione formativa – che riguarda l’istituzione scolastica nel complesso – e la valutazione della dirigenza – che concerne il suo contributo organizzativo e gestionale al miglioramento dell’istituzione scolastica –  restano fattispecie ben diverse e distinte

1. Con nota 4555 del 27 aprile 2017, a firma del Capodipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, è stata comunicata la modifica della Direttiva ministeriale 36/16 , inviata ai competenti organi per i controlli di rito.

Trattasi di un intervento di pronto soccorso sulle riconosciute criticità del sistema di valutazione della dirigenza scolastica, che, per  il corrente anno scolastico oramai prossimo alla sua conclusione, viene sganciata dalla retribuzione di risultato, che continuerà ad essere corrisposta in relazione alla fascia di complessità in cui è collocata l’istituzione scolastica diretta.

La modifica permetterà una migliore regolazione del processo e degli strumenti di valutazione al fine di garantire l’affinamento dei criteri e l’uniformità del procedimento a livello nazionale, grazie anche ai puntuali riscontri e osservazioni che gli Uffici scolastici regionali faranno pervenire all’Osservatorio, in via di definizione con specifico decreto ministeriale.

L’attuale sistema non rispetta la legge e riesuma quelli iperconcettuosi canovacci sperimentali, a base volontaria, che si sono succeduti, accavallandosi, nell’ultimo decennio e tutti puntualmente naufragati

Contestualmente, sul Portale del sistema nazionale di valutazione sono state aperte le funzioni per procedere alla compilazione on line del Portfolio del dirigente scolastico, strumento alla base del procedimento di valutazione, che sarà possibile compilare entro il prossimo 30 giugno, anziché entro l’originario termine del 31 maggio.

Sempre per l’anno scolastico in corso non saranno svolte le visite dei Nuclei di valutazione, che comunque potranno attivare opportune modalità di contatto con i dirigenti scolastici. Infine, le valutazioni di prima istanza, da parte del Nucleo, e la valutazione finale, da parte del direttore dell’USR, avverranno, rispettivamente, entro novembre ed entro dicembre 2017.

Non dispiegando la valutazione nessun effetto, sia ampliativo che restrittivo, nella sfera giuridica del dirigente scolastico, è neutralizzato in radice un possibile contenzioso. Ma permane  l’adempimento, sì che sarebbe agevole condividere il giudizio di chi stigmatizza una valutazione dirigenziale senza conseguenze premiali o, all’opposto, sanzionatorie: inaccettabile e offensiva per chi la subisce, da sindrome bipolare per chi la gestisce.

Purtuttavia, c’è una logica nella scelta dell’Amministrazione, di mantenere l’obbligo generalizzato di quello che potrà pure essere vissuto dai soggetti incisi come una fastidiosa incombenza, anziché azzerare il tutto o rieditare l’ennesima sperimentazione a base volontaria  o su un campione ristretto: in entrambi i casi , l’anticamera del rinvio sine die della prescrizione del Legislatore, da sedici anni disattesa, cioè da quando si è avuto il transito dalla qualifica direttiva alla qualifica, e alla funzione, dirigenziale: perché senza valutazione non vi è dirigenza, a di là del nudo, e sterile, nomen iuris.

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