• giovedì , 25 Aprile 2024

Indicazioni per la progettazione curricolare nella scuola dell’autonomia

Verso l’adempimento più impegnativo dell’inizio dell’AS: la costruzione o ri-progettazione del curricolo di scuola

di Antonio Santoro

Abstract

Dalla necessità di una caratterizzazione adeguata degli elementi costitutivi dell’impianto curricolare (sistema delle competenze, struttura dei contenuti, condizioni di esercizio delle attività di insegnamento/apprendimento) alla prospettiva di un impegno promozionale dei character skills.

Inizia l’anno scolastico e dirigenti e insegnanti sanno che c’è, in primo luogo, tutta una progettualità triennale da elaborare e approvare (v. Legge 107/2015), oppure da ri-considerare qualora le decisioni, in sede di definizione, siano state prese e poi opportunamente mantenute <nell’ambito di una “progettazione debole”, disponibile sempre al cambiamento. Perché i viaggi con gli allievi entro i territori della cultura, data la natura erratica e perciò imprevedibile dei processi di conoscenza, lo si voglia o no, si dispiegano quasi sempre e devono comunque svilupparsi – sottolineano i post-programmatori – come delle “navigazioni a vento” più che “a motore” (cfr. Gabriele Boselli, Postprogrammazione, La Nuova Italia, Firenze 1991, pp. 130-136). Percorsi, insomma, aperti alle integrazioni, alle modifiche, alle deviazioni e, perfino, agli stravolgimenti… funzionali> (1).

L’adempimento più impegnativo riguarda certamente il lavoro di costruzione o di ri-progettazione del curricolo di scuola, che deve comunque tendere e possibilmente pervenire – per dirla con Italo Bassotto – ad una caratterizzazione adeguata dei tre elementi costitutivi dell’impianto curricolare: il sistema delle competenze, la struttura dei contenuti, le condizioni di esercizio delle attività di insegnamento/apprendimento. E deve delineare o ri-definire negli Istituti Comprensivi – secondo le precisazioni delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012 – <un “itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni […] progressivo e continuo”: in sintesi, un’esperienza formativa che veda la scuola dell’infanzia impegnata nella proposta e nella realizzazione di attività in grado di offrire “occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni”; e che qualifichi le scuole del primo ciclo (la scuola primaria e la secondaria di primo grado) per una “progettazione didattica […] finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi”> (2). 

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