• mercoledì , 24 Aprile 2024

Una scuola per EMEREC

Una scuola per la formazione di persone che siano insieme emittente (émetteur) e ricevente (récepteur)

                                    di Antonio Santoro

Abstract

Anche l’impegno dialfabetizzazione digitale, richiestooggi alla scuola, si delinea come un servizio alla persona: un servizio per la crescita del soggetto in autonomia e libertà, da promuovere in virtù di una integrazione funzionale e formativa tra la cultura del libro e la cultura digitale.

La nuova Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018 – ricordavo nel contributo pubblicato sulle pagine di Scuola e Amministrazione nello scorso mese di ottobre  – presenta alla scuola anche l’istanza di uno specifico impegno promozionale di competenza digitale (che oggi, sottolinea Giuseppe Bertagna, sarebbe  una <insensatezza> non garantire a tutti, nessuno escluso – 1 – ), precisando che la stessa <presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società>. La sollecitazione – puntualizza successivamente il documento europeo – riguarda la necessità, sempre più avvertita, di favorire negli alunni lo sviluppo della capacità <di utilizzare le tecnologie digitali come ausilio per la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale, la collaborazione con gli altri e la creatività nel raggiungimento di obiettivi personali (e) sociali>.

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