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Vaccini, ecco le novità del prossimo anno scolastico

Autocertificazione per i genitori e istituzione dell’anagrafe nazionale: la circolare congiunta di MIUR e Ministero della Sanità cambia le regole.

Di Francesca Rizzo

10 luglio 2018: una data che avrebbe significato “panico” per molti genitori, ma che, grazie alla circolare interministeriale emanata pochi giorni fa, ha quasi perso importanza.

Entro oggi, infatti, i genitori italiani avrebbero dovuto consegnare a scuola la documentazione prova dell’avvenuta vaccinazione obbligatoria dei figli; non presentarla in tempo utile avrebbe significato la sospensione degli studenti dalla frequenza dell’anno scolastico 2018-2019, fino all’avvenuta consegna dei documenti (decreto legge 7 giugno 2017, n. 73).

Pochi giorni fa, la mossa a sorpresa di Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e di Giulia Grillo, ministra della Salute; i due hanno presentato la circolare che detta, almeno per il prossimo anno scolastico, le nuove procedure da seguire:

  • Per gli alunni minorenni iscritti d’ufficio al nuovo anno scolastico, i DS potranno considerare valida la documentazione presentata nell’anno precedente, a meno che gli stessi alunni non debbano essere sottoposti ad una nuova vaccinazione o ad un richiamo;

 

  • In questo secondo caso, e nel caso di prima iscrizione a scuola, l’arma nelle mani dei genitori è la dichiarazione sostitutiva: un’autodichiarazione che ha valore ufficiale, ma che sarà comunque sottoposta a controllo.

 

Ma l’autodichiarazione non è l’unica novità. Ancora in ottica semplificazione, la circolare ministeriale spinge sulla realizzazione (prevista già dal decreto legge 73/2017 ma non ancora attuata) di un’anagrafe nazionale delle vaccinazioni: un unico registro nazionale informatizzato che elimini qualunque difficoltà a carico delle famiglie, o dei singoli studenti, interessati da mobilità interregionale. Si supererebbero così le difficoltà di comunicazione tra le anagrafi regionali, o addirittura, in alcune regioni, la loro totale assenza.

Insomma, meno burocrazia, fermo restando l’obbligo di vaccinare bambini e ragazzi che frequentano l’ambiente scolastico. Un obbligo che, stando ai dati elaborati dal Ministero della Salute, ha ribaltato il trend negativo registrato dal 2013 al 2016, facendo salire persino la percentuale di vaccinazioni non obbligatorie.

 

Fonti normative

Circolare interministeriale del 5 giugno 2018

Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73

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