• martedì , 19 Marzo 2024

Concorso per DS: lo studio introduttivo di un caso

Un quesito sottoposto ai candidati al concorso per dirigente scolastico è lo spunto per una riflessione sul ruolo del Ds nella risoluzione di questioni didattiche e organizzative

Di Fabio Scrimitore

 

Abstract

L’atto di indirizzo del dirigente scolastico – al quale l’Ufficio Scolastico Regionale abbia mutato l’incarico triennale, assegnandogli un nuovo istituto – costituisce lo strumento fondamentale, di indole giuridicamente precettiva, che vincola il Collegio dei docenti nella elaborazione delle linee di programmazione educativo-didattica che caratterizzeranno il Piano di miglioramento.

 

“Siete il nuovo DS di un istituto di istruzione superiore che accoglie circa un migliaio di alunni, di cui il 40% pendolari. Il Collegio dei docenti è costituito da 120 membri, molti dei quali da anni non frequentano corsi di aggiornamento e non si lasciano coinvolgere in iniziative extracurricolari. Il tasso degli insuccessi scolastici è piuttosto alto: circa il 20% degli studenti iscritti al primo anno raggiunge la fine del primo biennio attraverso un percorso irregolare (si trasferisce in altre scuole o ripete uno o più anni). Nei Consigli di classe si rilevano importanti divergenze sulla valutazione degli alunni, che talvolta causano anche conflitti.

In un primo colloquio, i collaboratori del vecchio DS e i docenti, che negli anni precedenti hanno ricoperto il ruolo di funzione strumentale, hanno illustrato al nuovo dirigente il PTOF, i curricoli e le programmazioni dipartimentali. Durante questo colloquio è emersa anche l’incapacità di intraprendere un processo di sperimentazione e innovazione, nonostante il territorio su cui insiste la scuola offra molte risorse e opportunità di cui essa potrebbe avvalersi. Nel comune in cui è collocata l’istituzione scolastica è presente un solo altro istituto di istruzione secondaria di secondo grado.

Descrivete strategie e procedure per superare i punti di criticità dell’impianto organizzativo e didattico dell’istituto, individuando i possibili obiettivi da perseguire.

 

La graditissima e stimolante provocazione, in un’affollata sala in cui una nutrita schiera di candidati al concorso per dirigente scolastico prestava viva attenzione alle parole dell’autorevole conferenziere di turno, richiede una trattazione che possa rivelarsi corrispondente agli interessi degli insegnanti, in fiduciosa attesa della valutazione della loro prova scritta.

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