• giovedì , 25 Aprile 2024

Patto di corresponsabilità educativa

di Fabio Scrimitore

Il quesito, inviatoci da un professore di un Istituto di istruzione secondaria di I grado, riguarda il Patto di corresponsabilità educativa scuola-famiglia.

L’autore del quesito ha posto in relazione il voto di comportamento, che il Consiglio di classe, in sede di scrutinio intermedio, assegna agli alunni, ed il Patto di corresponsabilità educativa.
Prima di esprimere con chiarezza il quesito, egli ha premesso che, all’atto dell’iscrizione per l’anno scolastico 2014/15, né ai genitori degli alunni della prima classe, né agli stessi alunni la scuola ha proposto la sottoscrizione del Patto di corresponsabilità educativa.
La firma di quel Patto da parte del Dirigente scolastico, dell’alunno e dei suoi genitori, all’atto dell’iscrizione per la prima volta alla scuola, come è noto è prevista dall’art. 5 bis dello Statuto delle studentesse e degli studenti, il cui testo è stato approvato il 24 giugno 1998 con il D.P.R. n. 249 e poi modificato quasi dieci anni dopo, esattamente il 21 novembre 2007, con il D.P.R. n. 235.
Ritenendo che sussista una vera e propria relazione diretta fra il Patto educativo di corresponsabilità e i criteri necessari per l’assegnazione del voto di comportamento, l’autore del quesito ha chiesto di sapere se sia possibile che il Consiglio di classe assegni quel voto agli alunni nei casi in cui la scuola non abbia provveduto a far firmare il PEC ai genitori, agli studenti e al Dirigente.
In verità, l’ordinamento scolastico non prevede espressamente una relazione diretta fra i contenuti del Patto di corresponsabilità educativa ed i criteri d’assegnazione del voto di comportamento.
Per averne certezza è sufficiente riferirsi al Regolamento che si occupa della valutazione degli alunni e, in particolare, all’8° comma dell’art. 2, nel quale si leggono le proposizioni che si riportano di seguito: La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell’articolo 2 del decreto-legge, è espressa nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico, espresso collegialmente in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, nella legge 30 ottobre 2008, n. 169 ; il voto numerico e’ illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.

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