Esami di Stato conclusivi del II° ciclo per l’a.s. 2024/2025: elementi di novità contenuti nell’O.M. n. 67 del 31 marzo 2025
Di Piero Netti
L’Ordinanza Ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025, emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha introdotto significative novità per l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2024/2025. Questi cambiamenti derivano dal combinato disposto di varie norme introdotte con l’obiettivo di modernizzare e rendere più equo il processo di valutazione degli studenti. Questo sintetico contributo presenta i principali elementi di novità introdotti dalla recente ordinanza ministeriale rispetto agli anni scolastici scorsi.
Requisiti di ammissione
Il primo aspetto da evidenziare è quello legato ai requisiti di ammissione all’esame. In conformità con l’articolo 13, comma 2, del Decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017, infatti, è richiesto che gli studenti abbiano frequentato almeno il 75% del monte ore annuale personalizzato. Inoltre, come stabilito dalla Legge n. 150 del 1 ottobre 2024, il voto di comportamento deve essere non inferiore a sei decimi, pena la non ammissione all’esame. In particolare, la legge stabilisce che, in caso di un voto di comportamento di sei decimi, il Consiglio di Classe deve assegnare un elaborato di approfondimento tematico riguardante la cittadinanza attiva e solidale, il quale dovrà essere discusso durante il colloquio d’esame.
Un altro requisito fondamentale è l’avvenuta partecipazione alle prove INVALSI, che, sebbene obbligatorie, non influenzano gli esiti finali dell’esame di Stato, né le commissioni d’esame hanno accesso ai risultati conseguiti dagli studenti nelle stesse.
Nuove disposizioni in materia di PCTO
Un’importante novità è l’obbligo di aver svolto i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Come stabilito dal Decreto Ministeriale n. 226 del 12 novembre 2024, in vigore da quest’anno, gli studenti devono svolgere almeno 90 ore di PCTO per i licei, 150 per gli istituti tecnici e 210 per gli istituti professionali. Questo requisito non è solo una formalità, ma si considera fondamentale per l’ammissione all’esame di Stato, sottolineando l’importanza dell’esperienza pratica e dell’apprendimento sul campo nel percorso educativo degli studenti. I candidati esterni, seguendo i criteri esposti nell’articolo 14 del d.lgs. n. 62/2017, devono aver completato almeno il 75% delle ore prevista dal proprio percorso.
Per i candidati interni, la presentazione della documentazione relativa ai PCTO è obbligatoria, e deve includere l’attestato delle competenze acquisite e il patto formativo dovutamente firmato. Gli studenti devono garantire che tutta la documentazione riguardante le esperienze svolte sia approvata dalla scuola. In caso di esperienze lavorative, è necessaria una dichiarazione firmata dal datore di lavoro. In questo modo, il Ministero si assicura che le attività svolte non siano solo esecutive, ma in grado di contribuire realmente allo sviluppo delle competenze richieste.
Valutazione del comportamento
La Legge n. 150 del 1 ottobre 2024 ha attribuito un notevole peso al comportamento all’interno della valutazione, esigendo che gli studenti con un voto di condotta inferiore a sei decimi non possano essere ammessi all’esame. Inoltre, chi consegue un voto di sei decimi è tenuto a presentare un elaborato critico, come indicato nell’articolo 3, comma 1, punto IV) della suddetta legge. Questa novità mira a promuovere un ambiente scolastico più responsabile e rispettoso, incoraggiando gli studenti a mantenere atteggiamenti positivi e proattivi.
Composizione della commissione d’esame
La Nota n. 11942 del 24 marzo 2025 ha confermato la composizione delle commissioni d’esame, che devono includere un presidente esterno e tre membri esterni, al fine di garantire un’esperienza di valutazione indipendente e professionale. I membri interni, scelti dai Consigli di Classe, devono assicurare che ci sia un giusto equilibrio tra le varie discipline, così da garantire una valutazione completa e competente delle capacità acquisite dagli studenti.
Inclusività e misure per studenti con DSA
L’O.M. 67/2025 ha inoltre sottolineato il notevole impegno verso l’inclusività, introducendo misure specifiche per gli studenti con disabilità e per quelli con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). In conformità con l’articolo 24 del d.lgs. n. 62/2017, le prove d’esame possono essere adattate in base ai Piani Educativi Individualizzati (PEI) o ai Piani Didattici Personalizzati (PDP) degli studenti. Questo approccio garantisce che le modalità di svolgimento delle prove e le griglie di valutazione siano accessibili e adeguate alle esigenze di ciascuno studente.
Ad esempio, laddove necessario, i testi delle prove ministeriali saranno forniti in formati alternativi, come il braille o versioni audio, per garantire la fruizione completa da parte degli studenti con disabilità visive. Inoltre, gli studenti con disabilità avranno il diritto di utilizzare strumenti compensativi, come note sintetiche e mappe concettuali, che li supportano nelle loro performance. Tali misure contribuiscono a creare un ambiente di esame più equo, in cui ogni candidato possa dimostrare le proprie competenze senza essere svantaggiato a causa di condizioni particolari.
Candidati con esperienze internazionali
Un’altra novità significativa riguarda la gestione degli studenti che hanno svolto parte della loro carriera scolastica presso sistemi formativi stranieri. Come indicato nell’articolo 3, comma 2, dell’ordinanza, è prevista l’ammissione all’esame anche in assenza del diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione per quegli studenti di nazionalità italiana o straniera che sono stati regolarmente iscritti e che non si sono visti rilasciare il titolo conclusivo. Tale disposizione mira ad ampliare le opportunità per gli studenti con percorsi formativi diversificati, promuovendo un’istruzione inclusiva e in grado di accogliere diverse esperienze culturali e educative.
Valutazione finale e pubblicazione dei risultati
La valutazione finale dell’esame di Stato avverrà secondo una griglia specifica che tiene conto di diversi aspetti, per un punteggio complessivo fino a 100 punti. È prevista la possibilità di attribuire un bonus di massimo 5 punti a quegli studenti che raggiungono almeno 50 punti tra prove scritte e colloquio, in aggiunta a un credito scolastico di almeno 30 punti. La commissione potrà conferire la lode solo a condizione che i candidati abbiano conseguito il punteggio massimo di 100 senza fruizione di bonus. La pubblicazione dei risultati dovrà avvenire entro due giorni dalla conclusione dei colloqui, sia tramite affissione presso la scuola sia online, assicurando la massima riservatezza delle informazioni.
Prove suppletive
Per garantire che tutti gli studenti abbiano l’opportunità di completare il proprio esame di Stato, è stata prevista l’organizzazione di sessioni suppletive il 2 e 3 luglio 2025. Queste sessioni sono destinate a quegli studenti che non hanno potuto partecipare all’esame ordinario per motivi documentati, come problemi di salute o altre situazioni di forza maggiore. Sarà compito della commissione esaminare e validare le motivazioni presentate dalle famiglie per concedere l’accesso a queste sessioni straordinarie. In tal modo è possibile garantire che il diritto all’istruzione e alla valutazione sia effettivamente rispettato per tutti gli studenti, indipendentemente dalle circostanze.
Conclusioni
L’O.M. n. 67 del 31 marzo 2025 segna un ulteriore passo verso un sistema di valutazione degli studenti più equo e inclusivo. Attraverso l’introduzione di nuovi requisiti, come l’obbligo di PCTO, lo svolgimento delle prove INVALSI e una valutazione più attenta al comportamento, nonché le misure specifiche per studenti con disabilità e diverse esperienze formative, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si impegna a garantire l’accesso e il successo per tutti gli studenti. I cambiamenti introdotti mirano a modificare il modo in cui veniva tradizionalmente concepito l’esame di Stato, ponendo l’accento non solo sulle conoscenze teoriche, ma anche sulle competenze pratiche e sulle attitudini personali, tutte fondamentali per il futuro delle studentesse e degli studenti nel contesto di una società in continua evoluzione.
Riferimenti normativi: