• lunedì , 29 Aprile 2024

Compiti del lettore di lingua straniera

Abstract

L’insegnante cui sia stato affidato l’incarico di lettore di lingua straniera non può correggere compiti scritti; tale funzione spetta esclusivamente al titolare della cattedra di lingua e civiltà straniera

Una insegnante, che si definisce lettrice di francese , è impegnata in due licei linguistici, oltre che in un percorso ESABAC; non solo, ma afferma anche di essere stata “affiancata alla docente di storia”.

La docente avverte un certo disagio perché, per il prossimo anno scolastico 2023/24, la vice-preside d’uno dei predetti licei le ha assegnato l’incarico di correggere dei compiti scritti di lingua e letteratura francese. L’autrice del quesito non ritiene che sia legittima la decisione della vice-preside e glielo ha fatto presente, ricevendone però una risposta abbastanza inquietante: “Faccia domanda di trasferimento”. E’ questo, in sintesi, il senso del quesito che l’insegnante lettrice di francese ha rivolto alla rivista.

Non c’è dubbio, al riguardo, che la sua autrice ha ragione: lei non è tenuta a correggere i compiti scritti degli studenti delle classi. Lo si deduce, in primis, dal fatto che l’incarico conferito all’insegnante concerne “Conversazioni in lingua straniera francese” .

Il Piano di studi del Liceo Linguistico, in corrispondenza della 1^ cattedra di lingua e cultura straniera (132 ore annuali in prima ed in seconda classe e 99 ore in terza, quarta e quinta), precisa che devono essere comprese in ogni classe 33 ore settimanali di “conversazione con il docente di madre lingua”, alias con il lettore di lingua straniera.

Il termine “conversazione” non può riferirsi a compiti scritti, ma esclusivamente a modelli di comunicazione verbale nella lingua studiata. E’ assegnato, in particolare, all’insegnante di conversazione il compito di fornire agli studenti della classe spunti di educazione interculturale per confrontarsi con realtà quotidiane tipiche del Paese di cui studiano la lingua; il lettore è anche tenuto ad offrire agli stessi studenti spunti pratici di comunicazione verbale, al fine di far loro acquisire la necessaria padronanza e autonomia.

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