• sabato , 20 Aprile 2024

Tempo di organici:

mala tempora currunt  per i dirigenti scolastici

di Pasquale Annese

ISBN 9788890983016

SOMMARIO

Premessa

La responsabilità dirigenziale ed  erariale del dirigente scolastico nella predisposizione dell’organico d’istituto

L’Informazione preventiva alla RSU

La riconduzione delle cattedre a 18 ore

L’individuazione dei docenti soprannumerari

Le cattedre di educazione fisica

I criteri ed i parametri di formazione delle classi:

  • scuola dell’infanzia
  • scuola primaria
  • scuola secondaria di 1°grado
  • scuola secondaria di 2°grado

L’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto: deroga del 10%

  • decreto istitutivo di una classe  in organico di fatto
  • decreto di accorpamento di due classi in organico di fatto

Il calcolo dei tassi di ripetenza negli istituti d’istruzione secondaria di 2° grado

  • tassi di  non ammissione nel passaggio dalla classe I alla classe II
  • tassi di  ammissione nel passaggio dalla classe I alla classe II
  • tassi di  ammissione nel passaggio dalla classe II alla classe III
  • tassi di  ammissione nel passaggio dalla classe III alla classe IV
  • tassi di  ammissione nel passaggio dalla classe IV alla classe V

Gli esoneri e i semiesoneri dall’insegnamento

I criteri per la gestione delle iscrizioni in esubero

Il sovraffollamento nelle aule e il  rigetto delle domande d’iscrizione

Le iscrizioni d’ufficio per gli alunni in obbligo scolastico

Il rilascio del nullaosta ad iscrizione avvenuta

Classi di concorso, tabelle di confluenza e insegnamenti atipici  negli istituti d’istruzione secondaria di 2° grado

La quota del 20% riservata all’autonomia

Le opzioni nei percorsi dell’istruzione professionale e tecnica

Premessa

Mala tempora currunt (corrono brutti tempi) direbbero i latini se dovessero predisporre l’organico d’istituto in periodi – come quello attuale – caratterizzati da forti restrizioni finanziarie, radicali processi di dimensionamento scolastico, confluenza di classi di concorso ‘atipiche’, riconduzione di cattedre a 18 ore. Per carità, niente di diverso da quanto fatto negli ultimi anni, da quando cioè il D.L. 25 giungo 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n.133, all’art.64 (Disposizioni in materia di organizzazione scolastica), ha disposto che, ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, sono adottati interventi e misure volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2011/2012, per un accostamento di tale rapporto ai relativi standard europei tenendo anche conto delle necessità relative agli alunni diversamente abili. Tale disposizione ha elevato progressivamente la composizione numerica delle classi e contestualmente modificato in peius i parametri di formazione delle stesse, con evidenti ripercussioni sulle dotazioni organiche del personale docente delle singole istituzioni scolastiche.

Dotazioni organiche che, ai sensi dell’art.2, comma 2, del successivo regolamento attuativo di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n.81, vengono definite, sia in ambito nazionale che regionale, sulla base degli assetti ordinamentali, dei piani di studio e delle consistenze orarie previsti dalle norme in vigore in base:

  1. alla previsione dell’entità e della composizione della popolazione scolastica e con riguardo alle esigenze degli alunni disabili e di quelli di cittadinanza non italiana;
  2. al grado di densità demografica delle varie province  di ciascuna regione e della distribuzione della popolazione  tra i comuni di ogni circoscrizione provinciale;
  3. alle caratteristiche geo-morfologiche dei territori interessati e alle condizioni socioeconomiche e di disagio delle diverse realtà;
  4. all’articolazione dell’offerta formativa;
  5. alla distribuzione degli alunni nelle classi e nei plessi sulla base di un incremento del rapporto medio, a livello nazionale, alunni/classe di 0,40 da realizzare nel triennio 2009/2011;
  6. alle caratteristiche dell’edilizia scolastica.

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